Dietro alla voce
Un viaggio nelle professionalità della voce narrante tra doppiaggio e audiolibri. Allaccia le cinture, si parte!
“Il direttore di doppiaggio, la poltrona più comoda per l’attore”. Intervista a Francesco Venditti
di Valentina Esposito
Attore, doppiatore e direttore del doppiaggio, Francesco Venditti ci porta virtualmente in sala per scoprire le maestranze che orchestrano il doppiatore.
Ieri nettamente nell’ombra, oggi più alla luce, complici anche i social e il fiorire di diverse scuole professionali dedicate alla professione del doppiatore – che è prima di tutto un attore – si conosce molto di più e per tanti giovani è diventato un sogno da perseguire e realizzare. Ma il doppiatore, che presta la sua voce a personaggi reali e di fantasia, sostituendosi alla lingua madre del prodotto per renderlo fruibile nel paese di distribuzione, quando arriva in sala di doppiaggio non agisce da solo. Ci sono figure di riferimento che lavorano correntemente nel mondo del doppiaggio che rendono possibile quella “magia”.
Ci sono l’ adattatore che insieme al traduttore adatta il testo della lingua originale del film o della serie TV, l'assistente che divide il film in varie scene, il fonico che pensa al suono in sinergia con il direttore del doppiaggio. Ed è proprio su questa figura che abbiamo chiesto a Francesco Venditti, attore, doppiatore e direttore di doppiaggio di svelarci qualcosa di più.
“Il direttore penso che debba essere la poltrona più comoda per l’attore: è un amico, uno psicologo, un direttore d’orchestra, un regista, un attore, un esecutore…il direttore del doppiaggio è un po’ tutto. È colui che deve prendere per mano l’attore, insieme al fonico e all’assistente perché il doppiaggio è un lavoro di squadra. Ognuna di queste figure è essenziale”.
Il lavoro in Team
Il concetto di squadra per lavorare ad un film ad una serie è fondamentale per lavorare alla miglior resa del prodotto possibile: esattamente come in un viaggio in mare, il direttore del doppiaggio nel ruolo di capitano ha bisogno di confrontarsi con l’equipaggio che lo accompagnerà in questo viaggio, come spiega ancora Venditti: “Quando inizio una serie, un film o un turno di doppiaggio, parlo sempre con il mio fonico, con il mio assistente e con l’attore in presenza e dico sempre qui c’è il film, qui c’è il testo, qui c’è la serie, questo è il testo, qualsiasi dubbio vi venga a livello di lessico, drammaturgico, di uso delle parole, per favore fatemelo sapere. Perché il lavoro del direttore è un lavoro di equipe: prende delle decisioni sicuramente ma è importante circondarsi dei migliori, di persone che siano sempre più brave di te”.
Il ruolo del direttore quindi, come evidenzia Francesco Venditti, non è solo mettere insieme delle voci ma è assicurarsi che tutti stiano bene e lavorino al meglio: “Se io faccio stare bene un attore, so per certo che l’attore arriverà al suo massimo livello di bravura e al suo massimo livello di talento. Riuscirò a tirare fuori qualcosa che lui stesso non sapeva di avere o che io non sapevo lui potesse avere. Ogni lavorazione è un viaggio di conoscenza tra di noi”.
È fondamentale quindi che in un turno di doppiaggio vi sia un clima sereno, dove tutti coloro che siano coinvolti in questo viaggio compartecipano: è come se fossimo tutti nel vagone di uno stesso treno, dove coloro con cui condividi quel viaggio non sono solo colleghi ma anche amici, con cui i quali non ci si limita solo a doppiare ma si compie un viaggio.
Come si sceglie una voce
In base a ciò il direttore sceglie poi i doppiatori-attori che meglio aderiscono al progetto e che si adeguino agli attori da doppiare, tenendo conto della fisicità e della personalità del doppiatore che meglio potrà aderire a quell’attore che interpreterà quel personaggio.
Un direttore di doppiaggio e di conseguenza la società di doppiaggio che deve scegliere chi doppierà chi è verificare se quell’attore ha già dei doppiatori che l’abbiano già doppiato quindi hanno delle voci ufficiali, anche se oggi sono casi rari che un attore abbia un solo doppiatore. Quindi tra i diversi doppiatori di un attore vado a cercare quello che si avvicina di più come personalità al personaggio da doppiare, spiega Francesco Venditti.
“Diversamente se l’attore non è stato mai doppiato posso fare dei provini, se la produzione lo consente e se ho libertà di scegliere vado a vedere il doppiatore che si avvicina di più anche alla data di nascita dell’attore e poi ricerco delle somiglianze tra l’attore e il doppiatore. Il doppiatore in qualche modo deve ritrovarsi in quel personaggio, anche fisicamente”.
E non è una semplice questione di somiglianza ma di resistenza.
Il doppiatore e il corpo
“Per me la fisicità è importante non perché devi somigliare a quell’attore ma perché ce la devi fare: se sei un doppiatore che dalle 9 alle 12 è impegnato a doppiare una serie tv e al pomeriggio poi è in un’altra zona di Roma a doppiare un documentario, la tua voce deve essere sempre pronta, riscaldata. Il nostro corpo è il nostro strumento, quindi se tu stai bene la tua voce sta bene, se mangi bene il tuo diaframma si muoverà meglio, è un muscolo che va allenato. Ti devi allenare tutti i giorni”.
Ed è proprio questa preparazione e allenamento costante che rende da sempre il doppiaggio italiano un’arte fortemente meritocratica e riconosciuta come tra le migliori e le più apprezzate al mondo.
Francesco Venditti è attore, doppiatore e direttore di doppiaggio. L’elenco dei film e delle serie TV ai quali ha preso parte - come attore o con la voce - è lunghissimo e nel 2011 ha vinto il premio Leggio d'Oro come voce maschile dell'anno.
Per approfondire il tema ti consiglio
Nel nostro podcast abbiamo incontrato molti professionisti della voce, in questo numero te ne segnalo 3 che potrebbero interessarti
Se vuoi avvicinarti alla creazione di audiolibri e narrazioni audio ti consiglio due articoli del nostro blog a cura di Valentina Ferraro, responsabile del settore audiolibri in Mettiamoci la Voce
https://www.mettiamocilavoce.it/lavorare-con-la-voce-come-si-fa/
https://www.mettiamocilavoce.it/creare-un-audiolibro-cosa-serve/
Oppure puoi fare un corso con noi!
Il prossimo è a Genova l’11 dicembre e ci sono ancora posti disponibili in early bird fino al 4 dicembre.
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E online puoi fare un po’ di pratica con i laboratori di Circle Reading una volta al mese con Valentina. Trovi tutte le info e date qui
Te lo dico all’orecchio
di Sandro Ghini
Se vuoi ascoltare la voce di Francesco Venditti (e altri eccezionali attori doppiatori) e godere di uno show pensato per le orecchie è uscito da poco Diabolik, una serie audio firmata Full Color Sound tratta dai fumetti delle sorelle Giussani.
La serie è in esclusiva su audible , se non hai l’abbonamento puoi utilizzare la prova gratuita e ascoltarla tutta d’un fiato.
Voice Wide Web
di Valentina Ferraro La Musifavolista
Amo percorrere i sentieri dei narratori indipendenti, quelli che battono strade meno canoniche, a volte più “social” e contribuiscono a creare quella che mi piace immaginare come un’audio-biblioteca gratuita e aperta 24 ore su 24.
In questa rubrica vi porto con me alla scoperta di alcune voci che meritano un posto nelle vostre cuffie!
Oggi vi porto con me sul canale Spreaker e YouTube di Lorenzo Pieri, collega narratore indipendente e voce incredibilmente calda.
Lorenzo registra al mattino presto (molto presto), ha uno dei più vecchi canali di audiolibri free perché porta avanti questa passione da veramente molto tempo e oggi lascio, per vostra delizia, la sua lettura di Pinocchio di Collodi.
Lorenzo ha un timbro autunnale, caldo e corposo, fatto di suoni del bosco, di corteccia e pino mugo con sfumature speziate; una di quelle voci che vorresti ti raccontasse tutti quei libri d’infanzia che non ricordi quasi più.
Ho avuto il piacere di intervistarlo qualche anno fa e ho scoperto in lui una persona piacevolissima, di grande cultura (basta dare un’occhiata alla sua selezione di letture) e dal cuore grande come una quercia.
Se ti interessa sapere chi è il narratore indipendente o indie, cosa fa e come lavora, tra non molto ne parlaremo in maniera più approfondita nel nostro blog e in un…no, non posso ancora dirlo ;)
Produciamo quello che vorremmo ascoltare
Questo mese sono uscite due nuove produzioni a firma Mettiamoci la Voce. Come sempre ci abbiamo messo cuore e orecchie per cercare di far suonare al meglio le storie che gli autori hanno voluto raccontare.
La mia Vita senza Te
È un podcast creato da La Dardiz, counsellor in dinamiche relazionali, per aiutare ad affrontare il lutto in modo consapevole, attraverso le emozioni che spesso fanno paura e lasciano nella solitudine.
Registrazione e Sound Design: Sandro
Editing Voce e account di progetto: Valentina
SNKRS
Questo è un progetto a cui tengo particolarmente (qui è Sandro che scrive) perché è stato creato come elaborato di tesi da Gloria Simonetti una mia studentessa per la quale sono anche relatore.
Il suo podcast esce con 4 episodi (con la concreta idea di andare avanti) dove racconta la storia delle SNEAKERS (le scarpe da ginnastica per noi boomer) che hanno fatto la storia diventando vere e proprie icone pop.
Registrazione, Sound Design, Copertina: Sandro
Editing Voce: Valentina Ferraro
Noi siamo Mettiamoci la Voce e ci trovi qui